A partire da questa XXI Edizione, accanto alla sezione di narrativa edita, si è istituita anche una sezione di poesia edita, e pertanto durante la cerimonia sono stati proclamati i vincitori delle due sezioni, emersi da una terna di finalisti, sia per la poesia che per la narrativa, letti, valutati e commentati da un gruppo di 42 studenti delle scuole superiori.
Dalla terna finalista di scrittori, formata da Massimo Virgilio con “Luci sulla città” (Feltrinelli), Gaja Cenciarelli con “A scuola non si muore” (Marsilio) e Manuela Faccon con “Vicolo Sant’Andrea 9” (Feltrinelli), la giuria degli studenti ha selezionato il libro di Massimo Virgilio, attribuendogli il Premio “Città di Sant’Anastasia” 2024 per la narrativa edita, con una finissima scultura del maestro Giovanni Balzano. Per la terna di finalisti della sezione poesia, tra Giovanni Ibello con “Dialoghi con Amin” (Crocetti Editore), Cinzia Marulli con “Autobiografia del silenzio” (La Vita Felice Edizioni) e Elisa Ruotolo con “Alveare” (Crocetti Editore), la giuria studenti ha optato per la raccolta poetica di Cinzia Marulli, alla quale è stato assegnato il Premio “Città di Sant’Anastasia” 2024 per il libro di poesia edito.
Nell’ambito della cerimonia di premiazione è stato assegnato anche il primo premio e numerosi altri riconoscimenti per la sezione narrativa inedita. Tutti presenti gli esimi giurati della sezione di narrativa inedita, presieduta dallo scrittore Domenico Dara e composta da Mattia Signorini, Sarah Savioli e Laura Vaioli.
Ospite d’onore il dott. Paolo Siani, fratello del noto giornalista Giancarlo Siani.
Un ringraziamento particolare all’Amministrazione comunale di Sant’Anastasia, nella persona del Sindaco dott. Carmine Esposito, e dell’Assessore alla Cultura dott.ssa Veria Giordano, per il sostegno, la presenza costante e gli apprezzamenti nei confronti del Premio. Premio che ormai, grazie all’Associazione “I colori della poesia”, può ritenersi tra i più significativi nel panorama dei premi letterari nazionali attuali.
Il corpo non può funzionare bene, non può stare in salute ed equilibrata armonia con il mondo, se tutti i suoi organi non suonano gli stessi accordi; la stessa melodia.
Ebbene, gli organi del corpo della XXI edizione del Premio di Poesia e Narrativa Città di Sant’Anastasia – il 6 dicembre – hanno suonato tutti la stessa musica. Un intreccio emotivo trasfuso in tutti i cuori, in tutte le menti e in occhi lucidi e commossi, ma in perfetta sintonia con il momento. Che siano stati cuori, menti e occhi del pubblico, degli accompagnatori, dei partecipanti, degli editori, dei ragazzi vincitori, o degli scrittori premiati; oppure dei dirigenti scolastici e dei docenti, dei giurati, degli amministratori della città, degli ospiti d’eccezione, degli organizzatori o dei miei, felice per aver dato voce all’evento di premiazione.
Un evento conclusivo dopo un lungo anno di lavoro, scelte, dibattiti, confronti per creare e offrire uno spazio libero e di opportunità per tutti, per gli studenti e per gli amici scrittori. Uno spazio in cui i sorrisi di Annamaria (presidente della nostra associazione) si sono posati su tutti gli studenti partecipanti, nome dopo nome, per assegnare a ciascuno un premio, un riconoscimento, un dono.
Sì, esattamente un dono che ci facciamo l’un l’altro sostenendo, organizzando o partecipando al Premio di Poesia e Narrativa Città di Sant’Anastasia che, nella fatica delle notti di veglia, è per noi un’oasi di speranza in un crescente deserto di valori umani e sociali che sopravanza ma che, caparbiamente al fianco di grandi amici, ci ostiniamo a irrigare giorno dopo giorno, per strappare all’aridità dei valori ogni granello di sabbia e posarlo nel giardino della cultura.
Mario Volpe
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Non so come abbiate fatto a tenermelo nascosto ma ci siete riusciti, lo sapevano i miei figli, che mi hanno accompagnata ieri sera (ma era gia successo), lo sapevano la Dirigente Maria Rosaria Visone che era lì con me! Lo sapevano le amiche Giovanna D'Agostino e Margherita Romano e chissà chi altro ancora! Sorpresa riuscita! Grata ad Annamaria Pianese e Mario Volpe per questo riconoscimento inaspettato e meraviglioso: è il premio di un lavoro di squadra! Io e Annamaria in tempi.non sospetti ci siamo riconosciute e scelte, perche per noi i libri sono ossigeno, perché crediamo nei giovani e nella loro energia, perché ancora pensiamo che la Scuola possa essere il giardino più rigoglioso.
Annamaria e Mario questo riconoscimento è di tutti noi: dal Sindaco ai Dirigenti, dai super docenti agli studenti, dagli assessori ai consiglieri, agli amici, alla famiglia... per ogni sorriso condiviso, per ogni preoccupazione alleggerita dall'altro, per ogni riflessione nuova, per ogni orizzonte comparso, per ogni emozione bella che abbiamo fatto nostra sfogliando le pagine di un libro! Quale libro? Il tuo... il tuo... il tuo... il tuo...
XXI edizione del Premio di Poesia e Narrativa Città di Sant’Anastasia.
L'associazione "I colori della poesia", Annamaria Pianese, Mario Volpe, Stefano Traiola, Giuseppe Vetromile... quanti altri nomi sarebbero da citare.
La questione è che quando c'è un amore e una volontà che fa passare le notti a impacchettare libri scelti uno per uno per centinaia di ragazzi, che fa ricordare ogni nome, dire le parole giuste a ognuno di essi e, insieme a questa formidabile forza (e fatica, ricordiamocelo), c'è la creazione di una sinergia VERA con le Scuole (dirigenti e insegnanti commossi e in prima linea) e con le Amministrazioni che ci mettono la faccia, l'impegno e le risorse perché ci credono veramente, si realizzano sogni, si intessono relazioni che rendono le comunità vive e coese su principi nobili e costruttivi.
Questo è ciò che le iniziative di "I colori della Poesia" mi insegnano sempre. Nulla è perduto MAI.
PS: i miei compagni di giuria Laura Vaioli, Mattia Signorini e Domenico Dara... so di aver trovato amici, non vi voglio perdere per niente al mondo e mi mancate già. Conoscervi è stato l'ennesimo dono di Annamaria e Mario.
PPS: Grazie davvero a Feltrinelli Editore perché vedere la casa editrice con la quale si lavora partecipare attivamente a questi progetti mi ha riempito di emozione e orgoglio.
PPPS: Savioli basta. Avresti altre millemila cose da raccontare e tutta una serie di pistolotti motivazionali da fare, ma le parole più belle le ha scritte Mario Volpe nel suo post che non vi posso linkare sennò qua l'Alghy mi scudiscia. Andate a leggere il post di Mario, ne vale la pena. E lasciatevi illuminare dalla luce di chi davvero ce la mette tutta e, con fiducia e amore nei confronti dei ragazzi, costruisce speranza per tutti.
Sarah Savioli
Grazie a te Mario per aver
usato così belle parole per descrivere la bellezza di quanto tutti noi abbiamo
vissuto. Grazie a Giuseppe Vetromile, ideatore del premio, grazie
ad Annamaria Pianese per la cura che mette nell'organizzazione
e nell'intreccio di legami e relazioni. Grazie a tutti coloro che credono nel
potere delle parole, agli ospiti tutti che abbiamo avuto l'onore di accogliere
e grazie soprattutto ai giovani, alle ragazze e ai ragazzi che con la loro
bella luce illuminano il nostro presente, facendoci sperare in un futuro
migliore.
Veria Giordano, Assessore alla Cultura
Cosa può riservarci un romanzo, una poesia o un qualsiasi altro testo scritto, niente e nessuno può farcelo scoprire, a meno di non intraprenderne con curiosità la lettura. E vani sono gli altrui commenti, le pretenziose prefazioni o le stringate sinossi, perché solo tra quelle pagine potremmo trovare ciò che ci interessa o ci emoziona, ci meraviglia e talvolta ci rivela qualcosa di noi che altrimenti resterebbe celato nei recessi della nostra coscienza. È ciò che abbiamo immaginato voglia esprimere, al di là di ogni banale e scontata rappresentazione, la scultura “Leggo...e m'incanto”. Un giovane di statura gigantesca e una minuta fanciulla sono intenti a leggere un vecchio libro, forse uno di quei classici tra le cui pagine, immerse nel caotico divenire dell'esistenza, scorrono vite. E cosa ci può appassionare e incantare più di certe vite, per le quali il libro non ci appare più come oggetto di carta, ma magico scrigno che custodisce desideri e passioni. Il gigante, la cui postura e il cui volto esprimono meraviglia, non ha forse mai letto quel libro; per lui rappresenta una novità, una emozionante scoperta nella quale coinvolge con un sensuale abbraccio anche lei, la fanciulla. E lei, che forse ben conosce il libro, indicandogli un particolare passo della pagina che sta leggendo, sembra dirgli: “soffermati qui, rileggi…,, non vedi com'è bello?”. La figura del gigante, nei miti antichi simbolo di caos e distruzione primordiale, qui sembra invece disarmata, in preda a un confuso subbuglio del cuore; mentre la fanciulla ci appare come una sensuale vestale, anch'essa partecipe col corpo e col cuore all'emozione del momento.
Giovanni Balzano